Ecco cosa scrive sulla sua pagina Facebook Andrea Scanzi sulla presenza di Renzi a New York per la finale degli US Open tra la Vinci e Penneta:

“Leggo da troppe parti il fastidio per Renzi che va a vedere la finale degli Us Open. Certo, quando sugli spalti c’era Pertini era un’altra cosa. Certo, avere una simile iattura ilare come Presidente del Consiglio non smette di arrecare tristezza. Però, posso dirlo? Sticazzi. Renzi vola a New York per propaganda, per dire “io c’ero”, per rubare scampoli di vittoria altrui e spostare l’attenzione. Ma non è lui la notizia. Non fatevi rovinare un grande momento di sport dalla presenza marginale di un bischero. Lasciatevelo dire da chi gioca (male) a tennis da quando ha 10 anni, e di tornei in tivù – o sul web – non se ne è perso uno dall’84, gioendo per Edberg e Cash e piangendo per Leconte e Rafter, sperando in Gasquet e Tsonga ed esultando per l’irripetibile e sfortunato Guga Kuerten (eccetera): quello che è successo ieri è qualcosa di unico e clamoroso, e dunque godetevi il momento. Il tennis è uno sport dannato e meraviglioso: fregatevene di Renzi. Personalmente, io che non ho mai dato grande importanza alla nazionalità nel tennis (difficile preferire un Seppi a un Dolgopolov), spererò in una vittoria di Roberta Vinci, perché la adoro da sempre e perché è l’unica a ricordarmi qua e là le mirabili Navratilova e Novotna (ah, che tempi). Comunque vada, però, andrà bene. Anche Flavia Pennetta è una grande campionessa. Per una volta divertitevi, divertiamoci. E quando inquadreranno Renzi, be’: fate finta di nulla, o al massimo prendetevi un buon antiemetico come l’ispettore Bloch. Lui è un dettaglio irrilevante, lo spettacolo vero sarà sul campo. E di questo, negli anni, la storia parlerà: di un derby in finale assurdo e stupendo. Vamos.”