Fibrillazione atriale: frequenza cardiaca in clinica o a domicilio

6455

La valutazione ECG in clinica non prediceva affidabilmente la frequenza cardiaca nell’ambiente domestico, in uno studio.

Uno studio ha determinato se la frequenza cardiaca derivata dall’ECG in clinica potesse predire la frequenza cardiaca media di 24 ore derivata dal test Holter a casa (Holter24h) e se fosse utile per identificare la fibrillazione atriale lenta o veloce nel cane. Si acquisivano 82 coppie di registrazioni ECG-1 minuto e Holter24 ore di 34 cani con fibrillazione atriale. L’Holter24 ore iniziale veniva utilizzato per testare se la frequenza cardiaca ECG-derivata potesse identificare i cani con fibrillazione atriale lenta o veloce sulla base di una soglia Holter24h di 140 bmp.
La frequenza ECG sovrastimava quella Holter24h di 26 bpm (95% CI: 3 bpm, 48 bpm; P < 0, 015) con un linite di accordo del 95% da – 21 a 83 bpm. Una frequenza cardiaca ECG-derivata in clinica di 155 bpm aveva una sensibilità del 73% e una specificità del 100% per identificare una frequenza Holter24h di 140 bpm; una frequenza ECG-derivata La valutazione ECG in clinica della frequenza cardiaca nei cani con fibrillazione atriale non predice affidabilmente la frequenza cardiaca nell’ambiente domestico. Tuttavia una frequenza in clinica maggiore di 155 bpm è utile per identificare la fibrillazione veloce consentendo al clinico di stratificare quali casi potrebbero beneficiare della terapia antiaritmica, concludono gli autori.

“Evaluation of in-hospital electrocardiography versus 24-hour Holter for rate control in dogs with atrial fibrillation” A. R. Gelzer, M. S. Kraus and M. Rishniw. Journal of Small Animal Practice. Volume 56, Issue 7, pages 456–462, July 2015

Write a Reply or Comment

Your email address will not be published.

TOP
Sign up for our Newsletter
Subscribe!